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“Deriva liberticida” del governo Conte II ?

Giorgia Meloni parla di deriva liberticida del governo Conte II, ma la vera deriva liberticida è stata quella dei governi Berlusconi.
Articolo pubblicato il: 29/07/2020

Oggi anche Giorgia Meloni si scaglia contro la “deriva liberticida” del Governo, sempre per via del prolungamento dello stato di emergenza.

E’ bello che Giorgia Meloni sia così accalorata nella difesa del ruolo del Parlamento. Perché la destra ci tiene al ruolo del parlamento, giusto?

Bene, vediamolo allora il ruolo che ha avuto il parlamento, quando ha governato la destra, sto parlando dei governi Berlusconi.

1) il nome del candidato premier finì nel simbolo del partito, a rinforzare il concetto (assente nelle repubbliche parlamentari come l’Italia) di elezione diretta del premier. Il concetto stesso di “premier”, utilizzato da quel periodo in poi per designare il Primo ministro, è tipico delle repubbliche presidenziali, cosa che l’Italia non è.

2) venne varata la legge Porcellum (dichiarata poi incostituzionale), ovvero la PEGGIOR legge elettorale che abbia mai visto la luce, come sta ben a testimoniare l’appellativo che le venne dato dal suo stesso relatore.

Con la Porcellum, chi andava a votare non potè più scegliere chi doveva andare il parlamento. A questo ci pensava il partito.

La logica della destra, quando ha potuto governare, è stata dunque questa: voi cari cittadini votate ME (che ho giornali e reti televisive con le quali vi posso bombardare quotidianamente con la mia propaganda), poi IO mi scelgo il parlamento che voglio.

E’ chiara l’aberrazione? E’ l’esatto opposto della repubblica parlamentare, dove i cittadini eleggono i parlamentari, che “eleggono” il primo ministro e il governo.

Oltre a ciò, la legge Porcellum introdusse il super-premio di maggioranza, in modo da limitare il più possibile (se non azzerare) il dibattito parlamentare, regalando la maggioranza assoluta dei seggi a persone fedeli al partito/primo-ministro eletto dai cittadini.

Grazie alla Porcellum, Berlusconi portò in parlamento Ghedini, il suo avvocato personale, Dell’Utri, dirigente Fininvest, e diversi altri suoi amici o stipendiati (vedere qui: http://www.dongiorgio.it/archivio-sito/pagine.php?id=1195…).

In un siffatto parlamento, nel giorno della vergogna, 314 deputati (GIORGIA MELONI COMPRESA,lo metto in maiuscolo) dichiararono che: “Berlusconi credeva veramente che fosse la nipote di Mubarak” (http://www.minotariccoinforma.it/…/ECCO_I_314_CHE…).

Anche grazie al controllo così acquisito del parlamento, Berlusconi riuscì a far passare dieci leggi ad personam, tre delle quali furono poi dichiarate incostituzionali.

Non contento, Berlusconi volle una riforma costituzionale (per fortuna bocciata dal referendum del 2006) che prevedeva un aumento dei poteri del “premier”.

Infine, mantenendo una prassi già in uso nei governi precedenti, Berlusconi riuscì ad imporre al parlamento le leggi di proprio interesse tramite l’abuso e la reiterazione dei decreti legge e l’abuso del voto di fiducia.

Ecco, questo è stato il ruolo che ha avuto il Parlamento quando la destra è stata al governo, perciò cara Giorgia Meloni, puoi risparmiarti le sceneggiate. Grazie.

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Scritto da: Alberto

Classe 1962, vivo da sempre a Padova. Lavoro nel settore dell'informatica e da alcuni anni mi interesso di Web development. Mi riconosco negli ideali del Vangelo e in quelli della sinistra, così come li ha descritti Pier Luigi Bersani nella trasmissione "Vieni via con me".

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