Nel post La mente vede ciò che vuole vedere abbiamo argomentato il fatto che le nostre convinzioni (mappe) posso influenzare il modo in cui percepiamo la realtà. In questo post forniamo alcuni esempi di come le nostre convinzioni possano addirittura influenzare la realtà stessa.
Probabilmente il caso più noto di tutti è il cosiddetto “effetto placebo“: la convinzione di aver iniziato la fase di guarigione, ad esempio tramite l’assunzione di una nuova medicina, fa sì che la salute del paziente migliori realmente. Il miglioramento non è dovuto a un qualche principio attivo del farmaco, ma solo alle aspettative positive del paziente.
Molto simile è l’effetto aspettativa:
L’effetto aspettativa, noto anche come effetto Rosenthal, è l’effetto di distorsione dei risultati di un esperimento dovuto all’aspettativa che il ricercatore o i soggetti sperimentali hanno in merito ai risultati stessi. È conosciuto soprattutto nel campo della ricerca medica e nelle scienze sociali, ma può verificarsi in tutte le situazioni sperimentali in cui il fattore umano gioca un ruolo determinante.
L’effetto aspettativa è stato descritto dallo psicologo sociale americano Robert Rosenthal, che ha ampiamente studiato come le convinzioni degli sperimentatori e dei soggetti sperimentali possano influenzare la realtà e dare origine a una “profezia che si autoavvera”. Un fenomeno equivalente, descritto dallo stesso Rosenthal e applicato al campo dell’educazione, è l’effetto Pigmalione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_aspettativa
E già che lo abbiamo citato:
L’effetto Pigmalione deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autorealizza” il cui assunto di base può essere così sintetizzato: se gli insegnanti credono che un bambino sia meno dotato, lo tratteranno, anche inconsciamente, in modo diverso dagli altri; il bambino interiorizzerà il giudizio e si comporterà di conseguenza; si instaura così un circolo vizioso per cui il bambino tenderà a divenire nel tempo proprio come gli insegnanti lo avevano immaginato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Pigmalione
La percezione della realtà determina la realtà
In questo esempio i due protagonisti del film “i signori della truffa” spiegano che il dichiarare che una banca ha problemi di liquidità fa sì che le persone -allarmate- ritirino i loro soldi da quella banca, e in questo modo la banca avrà davvero problemi di liquidità.
Allo stesso modo, dichiarare che il paese confinante è intenzionato ad invadere il nostro, fa sì che per difesa vengano ammassate truppe al confine da ambo le parti, ed al primo incidente scoppierà davvero la guerra.
Nella pagina web Profezia che si autoadempie di Wikipedia sono presenti numerosi esempi di profezie che si auto-avverano, tratti dalla letteratura e dal cinema.
“Le persone ce l’hanno con me”
In questo esempio, ciò che penso su di me genera una serie di effetti la cui conseguenza è l’avverarsi della mia convinzione iniziale (a prescindere dalla sua correttezza).
Situazione | Commento |
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Io ho la convinzione (non importa sapere come e quando l’ho sviluppata) che le persone ce l’abbiano con me. | La mia convinzione iniziale |
Mi capita di avvicinarmi ad un gruppo di persone che conosco e vedo che ridacchiano tra loro. | Un fatto reale |
Dato che “le persone ce l’hanno con me”, mi nasce il dubbio che stiano sparlando di me. | La mia interpretazione del fatto reale, dovuta alla mia convinzione iniziale |
Mi avvicino e butto là la domanda: “Ci divertiamo eh? Non è che per caso state sparlando di me?”. Questi molto probabilmente risponderanno di no. | Un altro fatto reale |
Penso: “Per forza dicono di no, non possono certo ammettere che ce l’hanno con me. Oltretutto sono anche bugiardi, persone così è meglio perderle che trovarle!”. | La mia interpretazione conferma la mia convinzione |
In futuro, avrò un atteggiamento ostile verso queste persone; di conseguenza loro inizieranno a considerarmi un “tipo strano” e a stare alla larga da me. | La convinzione iniziale (la profezia) ha determinato la realtà (si è auto-avverata) |
L’esempio è tratto dal libro “Istruzioni per rendersi infelici di Paul Watzlawick, al paragrafo “Profezie che si realizzano da sé”. Il paragrafo contiene molti altri esempi (qui un’anteprima tratta da Google Libri).
Perché è importante essere consapevoli che le profezie si auto-avverano
Una categoria di profezie che si auto-avverano è particolarmente insidiosa: si tratta delle “etichette autolimitanti“. Ne parla in modo esemplare Wayne W. Dyer nel suo libro “Le vostre zone erronee” (capitolo 4 – Liberarsi del passato”).